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Inflazione in aumento? Ecco come difendere il portafoglio

Secondo le ultime analisi della Bce dovremo aspettare fino al 2025 prima di rivedere l’inflazione ai suoi livelli “naturali” (2%). Negli ultimi anni, abbiamo assistito ad un’impennata dei prezzi, che si è rivelata determinante nel potere di acquisto delle famiglie e ha condotto ad un importante svalutazione del patrimonio liquido. In un contesto di incremento dei livelli dei prezzi di beni e servizi, gli investitori si trovano ad affrontare una domanda cruciale: come proteggere il proprio portafoglio dall’inarrestabile avanzata dell’inflazione?

Russell Kinnel, direttore della Manager Research per Morningstar negli Stati Uniti, sottolinea che l’inflazione ha impatti differenziati su vari tipi di asset: “Nel complesso, l’inflazione rappresenta una minaccia maggiore per un portafoglio ricco di obbligazioni piuttosto che uno ricco di azioni. Se il tuo portafoglio è composto per l’80% da azioni, probabilmente non dovrai preoccuparti troppo. Ma se l’80% del tuo patrimonio è investito in titoli di debito, allora sì, l’inflazione diventa un problema”.

Il motivo è che l’aumento dei prezzi erode il potere d’acquisto e riduce il valore dei titoli di debito, soprattutto se i mercati prevedono un incremento dei tassi di interesse. In generale, gli investitori dispongono di diversi strumenti e strategie per proteggersi dall’inflazione. In questo articolo esploreremo alcune delle opzioni più efficaci a disposizione.

Strumenti e strategie per proteggere il portafoglio 

1. Obbligazioni indicizzate all’inflazione e fondi

Le obbligazioni indicizzate all’inflazione e i fondi che investono in queste obbligazioni rappresentano una delle strategie principali per proteggere un portafoglio da questa tipologia di rischio. Questi strumenti sono progettati per aumentare di valore in linea con l’andamento dell’aumento dei prezzi. Il loro rendimento è legato a un indicatore di inflazione nazionale, il che significa che ogni incremento dell’inflazione si traduce indicativamente in un aumento del valore del capitale. Questi titoli offrono, quindi, un’opportunità contro la perdita del potere d’acquisto e possono comportarsi in modo diverso durante le diverse fasi del ciclo economico, fornendo così una diversificazione dei fattori di rischio.

2. Investire in materie prime

Un’altra strategia per mitigare il rischio di inflazione è quella di considerare dei fondi o ETF sulle materie prime. Questi strumenti di investimento tipicamente si concentrano su derivati legati a un paniere di materie prime, oppure possiedono una replica fisica. Poiché i prezzi delle materie prime sono un fattore significativo nell’indice dei prezzi al consumo, essi sono generalmente sensibili alla crescita economica e alle fluttuazioni dei prezzi.

3. L’oro: un bene tradizionale per la copertura dall’inflazione

L’oro ha da sempre goduto della reputazione di essere un rifugio sicuro per la protezione dall’inflazione. Tuttavia, negli ultimi tempi, questa affermazione è stata messa in discussione. Come molte altre materie prime, i prezzi dell’oro hanno mostrato una correlazione positiva con l’inflazione in diversi periodi storici.

Il loro andamento, però, non sempre ha seguito perfettamente l’andamento dell’indice dei prezzi. Vi sono stati periodi in cui l’oro ha perso potere d’acquisto, come tra l’agosto 1993 e il dicembre 2005. Inoltre, gli investitori che hanno acquistato oro al suo prezzo record reale nel gennaio 1980 stanno ancora aspettando di ottenere un ritorno significativo, adeguato all’inflazione. Nel contesto dell’attuale picco inflazionistico, l’oro è stato uno strumento di copertura che ha deluso le aspettative, ma resta ancora un asset da considerare durante il processo decisionale di investimento.

4. Azioni contro l’inflazione: strategie per proteggere il tuo portafoglio

Alcune azioni hanno dimostrato di beneficiare dall’aumento dell’inflazione nel corso del tempo. In particolare alcuni tipologie di settori o di “core business” risultano particolarmente sensibili all’aumento dei prezzi. Questi, ad esempio, includono:

– aziende di materie prime e appartenenti al settore alimentare: le aziende che estraggono o producono materie prime o che sono coinvolte nel settore del “food and beverage”, spesso traggono vantaggio dall’aumento dell’inflazione;

– aziende del settore immobiliare (Real Estate): le aziende legate all’immobiliare, come le società di sviluppo immobiliare e le società di investimento immobiliare (REIT), possono vedere aumentare il valore delle loro proprietà in risposta all’inflazione,

– aziende con potere di fissare i prezzi: le aziende con la capacità di fissare i prezzi dei loro prodotti o servizi spesso possono proteggere i loro margini di profitto durante i periodi di inflazione;

– aziende con dividendi crescenti: le aziende che hanno una lunga storia di incrementi dei dividendi possono offrire una protezione naturale contro l’inflazione. I dividendi crescenti possono aiutare a mantenere il potere d’acquisto del tuo portafoglio;

– azioni globali e diversificazione: la diversificazione è una delle strategie chiave per proteggere il tuo portafoglio dall’inflazione. Investire in azioni internazionali può aiutarti a ridurre il rischio legato all’inflazione. Le economie globali possono avere cicli di inflazione diversi, quindi allocare parte del tuo portafoglio in azioni di società internazionali può offrire una protezione aggiuntiva.

Il potere della diversificazione e dell’orizzonte temporale

L’inaspettato impatto dell’inflazione sull’economia e sugli investimenti ha portato gli investitori a riflettere attentamente su come proteggere il proprio patrimonio. In questo contesto, la diversificazione gioca un ruolo fondamentale in questa difesa. La diversificazione non è solo una strategia prudente ma è anche un potente strumento di protezione contro l’inarrestabile avanzata dell’inflazione. Attraverso l’allocazione oculata di asset come obbligazioni indicizzate all’inflazione, azioni di settori diversi e investimenti globali, gli investitori possono mitigare i rischi legati all’impennata dei prezzi. Inoltre, investire in azioni di settori che beneficiano dell’aumento dei prezzi delle materie prime, delle materie prime stesse o aziende con potere di fissare i prezzi dei loro prodotti può offrire una protezione naturale.

L’orizzonte temporale è un altro elemento da non sottovalutare. Nel contesto di una visione a lungo termine, gli investitori possono sfruttare la crescita graduale, i rendimenti reali e la flessibilità per adattare il proprio portafoglio alle mutevoli condizioni economiche. La chiave sta nell’adozione di una strategia oculata, nell’adattamento alle condizioni di mercato in continua evoluzione e nella consapevolezza dell’importanza di mantenere un orizzonte temporale ben bilanciato.

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